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Residenza artistica | Vale Palmi

Durante la mia avventura di due mesi a Colle Ameno, ho portato avanti la ricerca sulla decomposizione invisibile dell’Agnello Sensibile. Sono stata sul suo corpo ore ed ore, in un Tempo molto approfondito, facilitato dall’assoluto silenzio e dalla lieta calma di quel luogo, appunto, ameno. Ho subito sfruttato la possibilità di lavorare in verticale, col foglio appuntato contro la grande parete dello studio datomi da Capital Project. Progressivamente, aiutato dalla luce che entrava nella stanza, l’Agnello ha subito delle trasformazioni inaspettate: dissipandosi nella luce il suo occhio si è rarefatto, così come le sue vertebre, ma l’avvenimento maggiore l’ho rivelato a livello del ventre, dove il turbine disordinato di energia vermiglia ha acquisito una sua ritmicità, una sua cadenza, prendendo l’aspetto delle onde di propagazione che si creano sulla superficie dello stagno quando vi viene lanciato dentro un sasso.

Sostando affianco ai grandi rotoli di disegni già riempiti, che piano piano hanno iniziato ad occupare lo spazio, è successo che, ad un certo punto, il mio occhio ci è cascato dentro, scoprendoci un portale Spazio-Tempo, che passa direttamente all’interno dell’Agnello Sensibile. Così è nata la serie fotografica Intus-Extra, che ho intenzione di portare avanti anche in futuro man mano che gli Agnelli si ripiegheranno su loro stessi vorticando.

Fin dal primo giorno nello studio, ho lavorato sull’Angolo, l’unico che c’era, lasciandolo ampiamente Vuoto, avendo cura di non passarci troppo vicino, per ripulirlo dai pieni attuati in precedenza da altri artisti o altre situazioni. Dopo un mese di Vuoto ho potuto finalmente installare due secchi, uno contenente luce nella parte bassa dell’Angolo e uno contenente buio nella parte alta, poi viceversa, fino ad ottenere quattro fotografie che ribaltano il mondo per quattro volte, distruggendo i sensi precostituiti. In Caduta dei Dogmi (Nessun motivo di credere che il Paradiso sia in cielo e che sia pieno di luce), luce e buio, alto e basso, bene e male, Paradiso e Inferno, Vita e Morte perdono la loro valenza e si confondono tra loro.

Nonostante in tempo di Covid non passasse molta gente per Colle Ameno, gli ospitali ragazzi di Bòbo Lab mi hanno tenuto giornalmente compagnia, ogni cosa mi servisse potevo correre da loro.

L’open studio che si è tenuto a fine residenza mi ha fatto conoscere meglio i due ragazzi dell’Opificio d’Arte Scenica, che hanno espresso, nella sua potenza, la mia poesia, stando uno di fronte all’altro, meravigliosi, sulla scalata di Villa Davia.

Il Tempo è stato poco ed è fuggito velocemente, ma ho saputo trarne vantaggio, lavorando e mettendo alla luce nuovi lavori. Inoltre, grazie anche alle diverse e stimolanti discussioni avute con Marcello, me ne sono venuti alla mente altrettanti, che concepiti nell’ambiente caldo e confortevole dello studio, dovranno essere partoriti altrove.

Ph. by Vale Palmi