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Visualizzazione dei post da marzo, 2021
Capital Project è un collettivo formato da Marcello Tedesco, Silla Guerrini e Francesco Di Tillo, dove attraverso i linguaggi dell’arte viene esplorata la relazione tra dimensione giuridica, economica e culturale. Inoltre è un programma di residenze artistiche rivolto principalmente ai giovani. Nell’ottica degli artisti di Capital Project la prassi creativa viene concepita come capacità di elaborare e sviluppare in maniera coerente una ricerca a tutto campo sull’essere umano e sulle strutture sociali ed economiche nelle quali è inserito. L’arte non viene più vista come componente semplicemente estetica o inerente all’intrattenimento, bensì come una forza capace di sviluppare nuovi territori di pensiero e dunque di comportamento. Capital Project desidera, attraverso i linguaggi dell’arte, attivare dei processi di rigenerazione sociale che offrano degli strumenti di elaborazione di un pensiero libero e creativo. Durante il 2021 il collettivo ha deciso, in risposta all’emergenza globale,

Communicating Vessels | Riccardo Bellelli

Il progetto portato avanti durante la residenza Capital Project consiste nel tentativo di instaurare una comunicazione sonora tra due aree del borgo di Colle Ameno socialmente agli antipodi l’una dall’altra. Il tutto sfruttando le onde radio, ovvero la tecnologia scoperta proprio in questa località da Guglielmo Marconi più di un secolo fa. Nel mese trascorso al borgo è stata costruita una scultura/macchinario assemblando un walkie talkie e una coppia di altoparlanti da comizio. All’interno dell’osteria del borgo viene posizionato un secondo walkie talkie che viene continuamente stimolato dalle voci e dai suoni prodotti dall’attività sociale del ristorante. Nel frattempo la scultura sonora viene posta nel cortile della villa centrale del borgo che attualmente è disabitata e per metà diroccata. Le onde radio garantiranno perciò la trasmissione della vitalità sonora dell’osteria simultaneamente nel luogo del paese dove se ne sente di più la mancanza.  Ph. by Riccardo Bel

Residenza artistica | Vale Palmi

Durante la mia avventura di due mesi a Colle Ameno, ho portato avanti la ricerca sulla decomposizione invisibile dell’Agnello Sensibile. Sono stata sul suo corpo ore ed ore, in un Tempo molto approfondito, facilitato dall’assoluto silenzio e dalla lieta calma di quel luogo, appunto, ameno. Ho subito sfruttato la possibilità di lavorare in verticale, col foglio appuntato contro la grande parete dello studio datomi da Capital Project. Progressivamente, aiutato dalla luce che entrava nella stanza, l’Agnello ha subito delle trasformazioni inaspettate: dissipandosi nella luce il suo occhio si è rarefatto, così come le sue vertebre, ma l’avvenimento maggiore l’ho rivelato a livello del ventre, dove il turbine disordinato di energia vermiglia ha acquisito una sua ritmicità, una sua cadenza, prendendo l’aspetto delle onde di propagazione che si creano sulla superficie dello stagno qu ando vi viene lanciato dentro un sasso. Sostando affianco ai grandi rotoli di disegni già riempiti