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Open studio | Ilaria Depari

27 giugno 2021 In questo open studio trovate esposte diverse linee di sviluppo di un percorso unitario di ricerca artistica che sto portando avanti da più di un anno. La residenza a Colle Ameno mi ha permesso di approfondire alcune traiettorie che finora non avevo ancora percorso, ad esempio inoltrandomi lungo il confine sottile fra umano e non-umano. Ho dunque provato a restituire un quadro complessivo delle diverse stratificazioni del mio lavoro, dai work in progress ad alcune opere già esposte.   La ricerca che sto portando avanti parte da un’esperienza personale di esplorazione del corpo e si estende verso un'analisi più generale del rapporto fra naturale e artificiale. L'utilizzo di ossidazioni basate su un'alchimia di fissaggio e sviluppo contribuisce a sovvertire le categorie di genere. Questa tecnica off-camera dà la possibilità di trasformare il mio e altri corpi - sia naturali che artificiali - in qualcos’altro il cui significato è aperto all’immaginazione dello

Attraverso | Sabrina Muzi a cura di Antongiulio Vergine

14-18 giugno 2021 Un approccio antropologico e una pratica relazionale caratterizzano da sempre l’opera di Sabrina Muzi. L’interesse per l’essere umano e i popoli arcaici, insieme all’astrologia, la filosofia e l’esoterismo, costituiscono le principali suggestioni della mostra Attraverso, permeate da un forte senso dell’inaspettato. L’imprevedibilità domina la performance che inaugura la personale, il caso ne governa le tracce che osserveremo nei giorni seguenti. L’antico libro de I Ching – la cui prima edizione europea ha visto il contributo di Carl Gustav Jung nella prefazione (1924) – rappresenta per l’artista la bussola per esplorare segni e sincronicità, e per ripercorrere gli eventi che hanno segnato la storia di Villa Davia, impiegata come presidio nazista durante la Seconda guerra mondiale. Serve, però, a traslare anche la sua esperienza nell’altro, attraverso la scelta di affidargli l’avventura di un cammino bifronte, simultaneamente rivolto al passato e al futuro. Alcuni deg

Apotrópaios | Silla Guerrini

14-30 maggio 2021 Nell’ambito del programma di residenze di Capital Project a Colle Ameno, Silla Guerrini espone alcune opere recenti. Al centro della ricerca dell’artista troviamo l’archetipo della dea madre insieme a simboli e a forme originarie che cercano oggi una nuova significazione. Si tratta di elementi che sembrano emergere spontaneamente, contenuti eternamente presenti che affiorano nell’immaginario collettivo attraverso linguaggi tra loro molto diversi. Nel corso dell’ultimo anno l’artista ha cercato, anche in risposta alla crisi sanitaria globale, di raccogliere e sintetizzare un linguaggio capace di parlare e riportare l’elemento femminile al centro dell’attenzione. La mostra attraverso una ricerca originale della dimensione archetipica e ancestrale desidera narrare una realtà profondamente vitale. Quello che viene volutamente escluso dalla rappresentazione, e in questo modo implicitamente annientato, sono le articolate forze che operano per annichilire la vita. Il concett
Capital Project è un collettivo formato da Marcello Tedesco, Silla Guerrini e Francesco Di Tillo, dove attraverso i linguaggi dell’arte viene esplorata la relazione tra dimensione giuridica, economica e culturale. Inoltre è un programma di residenze artistiche rivolto principalmente ai giovani. Nell’ottica degli artisti di Capital Project la prassi creativa viene concepita come capacità di elaborare e sviluppare in maniera coerente una ricerca a tutto campo sull’essere umano e sulle strutture sociali ed economiche nelle quali è inserito. L’arte non viene più vista come componente semplicemente estetica o inerente all’intrattenimento, bensì come una forza capace di sviluppare nuovi territori di pensiero e dunque di comportamento. Capital Project desidera, attraverso i linguaggi dell’arte, attivare dei processi di rigenerazione sociale che offrano degli strumenti di elaborazione di un pensiero libero e creativo. Durante il 2021 il collettivo ha deciso, in risposta all’emergenza globale,

Communicating Vessels | Riccardo Bellelli

Il progetto portato avanti durante la residenza Capital Project consiste nel tentativo di instaurare una comunicazione sonora tra due aree del borgo di Colle Ameno socialmente agli antipodi l’una dall’altra. Il tutto sfruttando le onde radio, ovvero la tecnologia scoperta proprio in questa località da Guglielmo Marconi più di un secolo fa. Nel mese trascorso al borgo è stata costruita una scultura/macchinario assemblando un walkie talkie e una coppia di altoparlanti da comizio. All’interno dell’osteria del borgo viene posizionato un secondo walkie talkie che viene continuamente stimolato dalle voci e dai suoni prodotti dall’attività sociale del ristorante. Nel frattempo la scultura sonora viene posta nel cortile della villa centrale del borgo che attualmente è disabitata e per metà diroccata. Le onde radio garantiranno perciò la trasmissione della vitalità sonora dell’osteria simultaneamente nel luogo del paese dove se ne sente di più la mancanza.  Ph. by Riccardo Bel

Residenza artistica | Vale Palmi

Durante la mia avventura di due mesi a Colle Ameno, ho portato avanti la ricerca sulla decomposizione invisibile dell’Agnello Sensibile. Sono stata sul suo corpo ore ed ore, in un Tempo molto approfondito, facilitato dall’assoluto silenzio e dalla lieta calma di quel luogo, appunto, ameno. Ho subito sfruttato la possibilità di lavorare in verticale, col foglio appuntato contro la grande parete dello studio datomi da Capital Project. Progressivamente, aiutato dalla luce che entrava nella stanza, l’Agnello ha subito delle trasformazioni inaspettate: dissipandosi nella luce il suo occhio si è rarefatto, così come le sue vertebre, ma l’avvenimento maggiore l’ho rivelato a livello del ventre, dove il turbine disordinato di energia vermiglia ha acquisito una sua ritmicità, una sua cadenza, prendendo l’aspetto delle onde di propagazione che si creano sulla superficie dello stagno qu ando vi viene lanciato dentro un sasso. Sostando affianco ai grandi rotoli di disegni già riempiti

Forme di discontinuità | Villa Davia - Colle Ameno, Sasso Marconi

Questa mostra inaugura il periodo di residenza che gli artisti di Capital Project passeranno a Colle Ameno di Sasso Marconi, lavorando per un anno, sia individualmente che collettivamente, all’ esplorazione di una prassi artistica capace, non solo di produrre opere di varia natura, quanto di gettare le basi per lo sviluppo di un’idea nuova di lavoro creativo. Opening 05.09.2020 h 17, dal 05 al 16.09.2020 Ph. e video by auroreaudiovisivi Nell’ottica degli artisti di Capital Project la prassi creativa viene concepita come capacità di elaborare e sviluppare in maniera coerente una ricerca a tutto campo sull’essere umano e sulle strutture sociali nelle quali è inserito. L’arte non viene più vista come componente semplicemente estetica o inerente all’intrattenimento, bensì come una forza capace di sviluppare nuovi territori di pensiero e dunque di comportamento. I tre punti fondamentali sui quali gli artisti lavoreranno sono: dimensione culturale, giuridica ed economica . Ovvero le basi